Nella sesta giornata della XXIV Edizione del Master in Gestione delle Risorse Umane, dedicata all’Employer Branding e la Talent Acquisition, Make it So ha avuto il piacere di ospitare Insoore, una realtà insurtech presente nella Top10 Insurtechs 2022, che ridisegna i processi di raccolta documentale e di gestione dei sinistri per renderli più giusti, digitali e veloci.
Insoore è stata lanciata nel 2018 e ha sviluppato un modello innovativo a servizio di compagnie assicurative, aziende di fleet management e broker. Oggi conta più di 70 dipendenti, una community che supera i 300 Insoorer solo nel 2022 e oltre 20 clienti tra i maggiori player del settore: Generali, UnipolSai, Allianz, Prima Assicurazioni, Reale Group, Zurich, Vittoria Assicurazioni, Acrisure Italia, Helvetia e Aon.
A raccontare ai nostri studenti come si crea un processo di onboarding aziendale per una realtà così in rapida crescita, è stata Roberta Tesoro, HR Manager di Insoore, che due anni fa ha costruito il dipartimento Hr all’interno dell’azienda.
Ha lasciato a noi una fondamentale testimonianza sull’OnBoarding, fase finale del processo di recruiting, il momento di ingresso e accompagnamento del neoassunto all’interno del team.
Ha raccontato che, in una società in cui quello della talent acquisition è un terreno fortemente competitivo per le aziende, costruire un buon piano di OnBoarding aziendale può essere una mossa strategica decisiva.
Come farlo, dunque?
Tutto può essere racchiuso in due parole chiave: pianificazione e coinvolgimento.
L’obiettivo strategico di questa fase consiste nel fornire al nuovo dipendente tutti gli elementi perché possa essere operativo e sentirsi parte integrante dell’azienda. Sarà quindi necessario che sia messo a conoscenza dei valori in cui si riconosce l’azienda, che gli vengano forniti gli strumenti per iniziare a lavorare e che inizi a familiarizzare con il resto del team.
Il Processo di Onboarding deve essere adattato alle esigenze e alla cultura di ogni organizzazione, i programmi di maggior successo includono solitamente tre fasi:
Pre-boarding che prevede la firma del contratto e la pianificazione di una check list;
Onboarding che avviene il primo giorno di lavoro ed è di fondamentale rilievo poiché le prime impressioni sono importanti;
Apprendimento continuo, durante la quale il neoassunto si metterà in gioco tramite la pratica e verrà valutato il suo periodo di prova iniziale e il superamento di quest’ultimo.
I benefici dell’OnBoarding dimostrati, e anche Insoore ha riscontrato come porti a una maggiore soddisfazione e a un più proficuo impegno lavorativo, a una migliore relazione tra neoassunto e azienda e, se il processo è portato avanti in maniera efficace in un tempo di lavoro ottimale, la stessa azienda aumenterà la retention e avrà un tasso di turnover inferiore.
Ecco alcune tips e tricks che rivolgiamo a voi lettori, lasciate da Roberta ai nostri discenti futuri
HR, per strutturare al meglio questo processo:
Create un legame con i neo assunti;
Fate un check della documentazione, e della strumentazione da consegnare;
Siate puntuali e precisi con tutto il team di lavoro nei confronti del neo assunto;
Fate emergere i punti in comune tra il nuovo arrivato e i componenti del team;
Rispondete alle domande e alle incertezze dei primi giorni. Ascoltate i nuovi arrivati, creerete un legame basato sulla fiducia.
“La cosa più importante? Rendetelo personale, pensando in grande e agendo in piccolo in maniera creativa, coinvolgente e interattiva. Perché come dice Oscar Wilde: ‘“Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione!””.- con queste suggestioni conclude la testimonianza Roberta Tesoro.
Se vuoi approfondire questi temi, puoi partecipare alla prossima edizione del Master in Gestione delle Risorse Umane XXV edizione.