Nella “Raccomandazione” conclusiva del congresso UNESCO (Bratislavia, 1970) si è affrontata la tematica dell’orientamento didattico si è dato un significato a questa parola“…porre l’individuo nella condizione di prendere coscienze di sé, di progredire per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e raggiungere il pieno sviluppo della persona”
La nuova visione dell’orientamento si fonda su:
– L’individuo che deve essere protagonista attivo del proprio processo di orientamento
– processo continuo ed è implicitamente sia professionale che scolastico
– processo sistemico
Il Lavoro dell’orientatore è rendere l’individuo in grado di definire i propri obiettivi di “carriera” scolastica e professionale tenendo nella giusta considerazione i bisogni e le caratteristiche individuali (abilità, conoscenze, interessi, motivazioni, capacità relazionali, etc..) e le alternative professionali più plausibili in rapporto alle esigenze del mercato del lavoro.
Gli obiettivi operativi dell’orientamento sono:
– Conoscenza di sé e delle proprie risorse: attitudini, interessi e valori.
– Conoscenza della realtà sociale e del mercato del lavoro
– Scoperta e sviluppo della progettualità personale e professionale.
– Maturazione della capacità decisionale
Tutto ciò avviene attraverso l’utilizzo di alcune funzioni:
– Informativa: Aiuta la persona a discriminare in maniera critica le informazioni provenienti dall’ambiente
– Formativa: Favorisce la promozione dello sviluppo individuale e sociale
– Educativa: Promuove l’auto-orientamento e il proprio progetto di vita
L’orientatore si serve di strumenti quali:
– Il colloquio individuale, importante per porre attenzione sia agli aspetti di contenuto (comunicazione verbale), sia soprattutto gli aspetti di relazione (comunicazione non verbale).
– Il colloquio di gruppo (orientamento in gruppo) può essere utilizzato come tecnica orientativa inserita in un processo più articolato o, da solo, come strumento di attivazione delle risorse e delle potenzialità presenti in ogni essere umano.
– Test, questionari, etc… : In ogni intervento di orientamento che si avvale di tecniche psicometriche, generalmente vengono utilizzati due tipi di prove:
a.test cognitivi: prove che verificano abilità generali di ragionamento o abilità, in settori specifici, considerati prerequisiti per l’apprendimento in compiti particolari.
b.test di personalità: prove che valutano tutti gli aspetti non cognitivi del soggetto: caratteristiche di personalità, interessi, motivazione, valori, atteggiamenti verso lo studio o il lavoro, livelli di ansia e sicurezza, autoefficacia, etc.
Il gruppo è un elemento importante perchè permette, in misura maggiore e diversa, da un percorso di orientamento individuale, l’espressione e l’emersione di variabili di relazione.
Il Corso Orientamento Scolastico e Professionale fornisce a tutti i partecipanti il kit di strumenti utili per svolgere il ruolo dell’orientatore, attraverso la sua metodologia pratica saranno in grado fin da subito ad aiutare la persona e a definire progetti e percorsi di scelta e sviluppo dell’esperienza formativa e/o lavorativa, valorizzando competenze e risorse disponibili, tenendo conto del contesto di riferimento, dell’età e del mercato del lavoro.