In un mondo in continua evoluzione come quello in cui viviamo, la formazione ricopre certamente un ruolo fondamentale. Essa può essere definita come “un intervento finalizzato a raggiungere gli obiettivi previsti dalle organizzazioni, che sorgono dall’analisi delle esigenze di cambiamento”. Dunque, possiamo considerare la formazione come un ponte tra una situazione attuale, eventualmente ritenuta non soddisfacente, e una situazione futura, ritenuta sicuramente migliore.
La formazione, essendo un processo, è costituita da più fasi. Nello specifico, ne individuiamo quattro:
- Analisi del fabbisogno
- Progettazione
- Erogazione
- Valutazione
Analisi del fabbisogno
Affinché l’intervento formativo sia costruito ad hoc, è necessario comprendere i bisogni e le necessità della committenza. Utilizzando tecniche come l’osservazione e le interviste, è possibile raccogliere un gran numero di informazioni che vanno in questa direzione. Il fine ultimo dell’analisi del fabbisogno è quello di definire gli obiettivi generali dell’intervento formativo.
Progettazione
La fase successiva a quella dell’analisi del fabbisogno consiste nella progettazione. Essa consente di trasformare gli obiettivi generali in obiettivi didattici: si individua ciò che manca (in termini di competenze, conoscenze, ecc.) per cercare di colmare il gap. Due sono i livelli di progettazione che si individuano:
- Macro-progettazione. Rappresenta la struttura generale di un intervento formativo. In questa fase vengono individuate la durata dell’intervento, la numerosità dei gruppi, le aree tematiche, le unità didattiche, i metodi formativi.
- Micro-progettazione. Rappresenta la definizione delle singole unità didattiche. In questo caso, vengono definiti i micro contenuti dell’argomento principale da trattare. La progettazione, a questo livello, è estremamente dettagliata e minuziosa.
Erogazione
La fase dell’erogazione consiste nella realizzazione dell’intervento formativo. Seguendo la micro-progettazione precedentemente definita, è in questa fase che avviene la transizione tra formatore e discenti.
Valutazione dei risultati
Nonostante sia inserita come ultima fase del processo di formazione, la valutazione avviene prima, durante e dopo la realizzazione. Essa è fondamentale: consente di verificare se gli obiettivi previsti sono stati raggiunti o meno. In genere, si suddivide la valutazione in tre tipologie:
- Valutazione delle reazioni dei partecipanti. Ha lo scopo di rilevare le prime reazioni dei discenti. Gli strumenti utilizzati sono i questionari di fine corso o la valutazione delle aspettative.
- Valutazione dell’apprendimento. Consente di verificare se il gap di conoscenze/competenze si sta colmando o meno. Gli strumenti utilizzati sono l’intervista a campione o la compilazione di schede di valutazione della prestazione nel periodo successivo al corso.
- Valutazione dell’effetto di cambiamento sull’organizzazione. In questo caso, è il management aziendale a ricoprire il ruolo di valutatore, monitorando il cambiamento dei comportamenti nei discenti, in termini di performance, clima, relazioni.
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