In Danone avete investito su un progetto di formazione digitale. Cosa vi ha spinto a farlo? E quali sono stati gli elementi di contesto che lo hanno reso possibile?
La volatilità del mondo in cui viviamo spinge costantemente Danone ad essere “future fit”. Per questo, una cultura organizzativa orientata allo sviluppo è l’assetto più importante per essere sempre pronti ai cambiamenti.
La formazione digitale in house si inserisce nella nostra cultura in quanto è uno strumento volto ad offrire la possibilità ai dipendenti di formarsi e aggiornarsi in maniera continua e ad hoc, nei modi e tempi a loro più convenienti.
Com’è stato comunicato ai vostri dipendenti questo nuovo strumento di formazione? E come avete lavorato per far sì che i dipendenti si sentissero ingaggiati?
Il primo passo è stato il coinvolgimento dei Learning Managers in ciascun paese, per dare le giuste basi riguardanti l’uso della piattaforma. A partire da questa base comune, ciascun paese ha realizzato un piano di implementazione e comunicazione creativo e personalizzato, realizzato attraverso un canale in lingua. Sono stati organizzati marketplaces, video, interviste, tutte iniziative volte a creare awareness rispetto allo strumento e allo scopo.
Successivamente a ogni dipendente è stato spiegato il ruolo attivo che ognuno può avere nella creazione di contenuti formativi e quali sono le caratteristiche che un contenuto deve avere per essere a misura di “learner”, per permettere a tutti di dare il proprio apporto alla piattaforma formativa.
Quali difficoltà avete riscontrato nell’attuazione del progetto e perché?
Il progetto è stato accolto in maniera molto positiva. Con il tempo e grazie al costante lavoro di engagement è diventato parte del linguaggio aziendale.
Uno degli elementi più importanti è stato trasmettere ai Subject Matter Experts quali sono i formati più efficaci per ogni tipo di contenuto, così da garantirne una fruizione agile. Ciò è stato possibile anche analizzando i dati su quali fossero i contenuti più popolari.
Inoltre, è probabile che l’utente si senta disorientato di fronte a una vasta quantità di contenuti, per questo il ruolo del Learning Manager è fondamentale nel guidare i dipendenti nell’esperienza formativa e creare il “learning path” più adatto.
Come fruiscono di questo strumento i vostri dipendenti?
Laptop, app.
I dipendenti sono liberi di imparare nella piattaforma a piacimento, in qualsiasi momento della giornata. Alcuni bloccano del tempo dedicato all’apprendimento nella loro agenda, con la frequenza che preferiscono. La piattaforma suggerisce il tempo stimato per terminare ogni contenuto e misura il progresso della “learning path” per tappe, in modo tale che il dipendente possa scegliere i contenuti sulla base del tempo a disposizione e riprendere il percorso dove si era lasciato in sospeso.
Quali risultati avete ottenuto e quali sono stati gli elementi che hanno portato a ottenerli?
Il risultato maggiore è stato la capitalizzazione dei contenuti in una sola piattaforma a livello mondiale, con la condivisione di best practices da parte di tutti i paesi. Inoltre, ogni dipendente ha messo a disposizione la propria conoscenza, dando la possibilità a tutti di attingere.
Questo strumento, in generale, ha un forte impatto nello sviluppo delle competenze aziendali e nel cambiamento organizzativo.
Quale consiglio ti senti di dare a chi, all’interno della propria azienda, vuole portare una maggiore attenzione verso la formazione digitale e vuole lavorare per costruire una nuova learning culture?
Innanzitutto consiglio di investire sulla formazione iniziando dalle piccole cose, senza pensare fin da subito troppo in grande. Ci sono molte piattaforme già pronte all’uso (come Coursera, LinkedIn learning, ecc) e ovunque ormai si possono trovare validi contenuti formativi (per esempio TedTalk, video pillole, articoli, ecc.). Iniziare a guardare alla formazione come qualcosa che permea la quotidianità di ognuno permette di trovare (o creare) materiali semplici ovunque e disponibili per tutti, così da iniziare a creare una cultura della formazione continua.
Consiglio quindi di concentrarsi sulla strutturazione della formazione, iniziando a progettare e accompagnare l’esperienza formativa piuttosto che iniziare lavorando sui contenuti.
Queste tematiche verranno affrontate durante il Master in Digital Transformation HR, per saperne di più scrivici a formazione@makeitso.it o chiamaci allo 0645471749