La digitalizzazione nel mondo HR rappresenta un elemento relativamente nuovo nel panorama aziendale ed organizzativo. Questo riguarda principalmente l’utilizzo di software e hardware impiegate nella ricerca dei talenti e piattaforme per facilitare l’apprendimento e lo scambio dati nella formazione, incluse app. create appositamente per la gestione e la formazione applicate nella valutazione della performance.
Secondo le stime dell’ “osservatorio italiano delle tecnologie per le risorse umane”, risultano davvero ingenti le quantità di denaro spesi nella digitalizzazione HR, ma ciò non è ugualmente vero in tutte le aree geografiche.
In italia le città più lanciate verso questo nuovo settore sono Milano e Torino, la crescita dell’ HR tech, sta comunque avvenendo su scala globale ed in maniera esponenziale, sia verticalmente, nell’aumento di player di nicchia, sia orizzontalmente tramite tecnologie studiate appositamente per gli scopi di gestione delle risorse umane.
Per questo motivo sono sempre più necessarie le nuove competenze in questo settore, per l’adattamento delle realtà organizzative ad un impiego efficace della digitalizzazione.
Nell’ambito del recruiting le tecnologie sono sempre più utilizzate. Ad oggi un terzo delle direzioni aziendali investe in modalità organizzative che impiegano le tecnologie, mentre metà del mercato aziendale è interessato ad aprirsi ad esse. Specialmente per quanto riguarda:
– l’implemento del lavoro in remoto, sempre più utilizzato e presente in vari settori.
– l’impiego dei video recruiting, anch’esso fondamentale nella realtà globalizzata e digitalizzata.
– la gamification per reclutare talenti.
Gli HR Manager hanno un attenzione maggiore al mondo digital specialmente nell’impiego dei social network e per le soluzioni mobili. Ancora difficoltoso ed arretrato risulta invece l’utilizzo fruibile di tool data e dell’intelligenza artificiale, nonostante sia molto probabile il loro utilizzo in un futuro non troppo remoto, anche per aziende che non sono colossi internazionali.
Gamification
Gamification è un termine per designare l’uso di giochi e realtà virtuali nell’ambito del recruiting aziendale. Utilizzati nei colloqui ed assessment in quanto aggirano la tipica condizione di stress che si genera in queste situazioni, permettono o facilitano l’emersione del reale potenziale del candidato.
Un tale ed innovativo approccio si è rivelato essere utile ed efficace non solo nella rilevazione dei profili di nuovi potenziali candidati, ma anche nello sviluppo della motivazione e della formazione interna.
Un esempio conosciuto e riuscito di gamification è il Multipoly, utilizzato da PwC, una tra le prime 4 grandi società a livello mondiale nel settore della consulenza e bilancio.
Il gioco è stato appositamente progettato, per poter fare presa strategicamente sulle nuove generazioni.
Adattando gli strumenti valutativi agli approcci e le condizioni dei nativi digitali, è stato realizzato un percorso di recruiting che prevede una prima fase del tutto virtuale, preliminare e selettiva alla seconda fase dal vivo.
Il gioco di simulazione, con un design perfettamente simile ai giochi di ruolo ben noti alla generazione millennial, permette di esplorare efficacemente le risposte dei candidati, accumulando informazioni nelle 5 aree rilevanti per l’azienda, quali: la visione globale, leadership, le capacità tecniche, la visione di business e la propensione alla relazione. Inoltre il gioco ha avuto l’effetto di diffondere la visione aziendale, come rivelato nei colloqui successivi, molto più nei candidati che avevano “giocato” che in quelli che non avevano utilizzato il gioco.
Nel Master in Gestione delle Risorse Umane ci sarà un modulo interamente dedicato al Digital Recruiting, negli ultimi anni il mondo della selezione è cambiato fortemente sotto la spinta dell’innovazione tecnologica, molte aziende utilizzano nuovi strumenti nei processi di reclutamento.
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