Già dal 2022 è iniziata una stagione molto intensa per l’orientamento, con l’avvio della politica attiva GOL, che ha visto impegnati moltissimi orientatori nel supportare l’utenza destinataria verso il percorso formativo più adatto (di acquisizione di nuove competenze o aggiornamento di quelle già possedute).
Il 2023 si è aperto con una nuova opportunità per il tema dell’orientamento, che finalmente avrà un ruolo di primo piano nel contesto scolastico. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) vedrà infatti uno stanziamento consistente a favore delle Linee guida per l’orientamento, che avranno lo scopo di supportare il passaggio tra primo e secondo ciclo di istruzione, favorendo una maggiore presa di consapevolezza nell’operare la scelta. Questi fondi serviranno anche a contrastare la dispersione scolastica e favorire l’accesso all’istruzione terziaria.
Il PNRR ha coinvolto anche molte Università, affinché portino negli ultimi anni delle scuole superiori 15 ore di orientamento, con un taglio sulla consapevolezza dei propri talenti e sull’individuazione delle opportunità più adatte a sviluppare, senza avere un approccio “commerciale” e indirizzato alla promozione dei propri percorsi universitari. L’attività dovrà svolgersi nei prossimi tre anni scolastici e ogni gruppo classe potrà usufruirne una sola volta.
L’orientamento avrà quindi l’obiettivo di promuovere un processo di sviluppo di sé e di formazione finalizzato all’elaborazione di un progetto di vita, che veda la persona nel suo globale e non solo legato alla formazione o alle opportunità di lavoro.
Come previsto dal PNRR, già dall’anno scolastico 2023/2024 verranno introdotte 30 ore di orientamento per ogni annualità, all’interno delle scuole secondarie di primo grado e per il primo biennio delle scuole secondarie di II grado. Le attività potranno essere anche extra curriculari, mentre per l’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado saranno previste 30 ore curriculari per ogni anno scolastico. Dal Piano è prevista anche una formazione agli insegnanti e l’introduzione di supporti digitali che accompagnino il lavoro sulle competenze.
Inserire l’orientamento in modo organico nelle scuole secondarie è un’ottima notizia non solo per gli studenti, che potranno affrontare le scelte formative e professionali con più consapevolezza, ma anche per chi lavora nel campo dell’orientamento scolastico e professionale. Grazie all’implementazione di queste progettualità infatti sta crescendo fortemente la domanda di orientatori qualificati, che possano operare con competenza e professionalità nei diversi contesti, legati ad adulti e ragazzi, agendo in sinergia con le istituzioni e valorizzando il lavoro di orientamento di cui da molto tempo si sente la necessità, affinché fin da adolescenti si possa incidere significativamente nelle proprie scelte future.
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