Cosa significa “mondo VUCRA” e cos’è?
VUCRA sta per volatile-uncertain-complex-risk-ambiguous, ed è lo scenario del mondo di oggi, andatosi a costituire con l’inizio del nuovo millennio. Esso rappresenta le dirette conseguenze del capitalismo di fine novecento, specialmente quelle sottovalutate, dalle quali derivano le mutate condizioni di rapporti internazionali ed economici, nonché dell’evoluzione e dello sviluppo della tecnologia.
I cambiamenti della nuova epoca ormai avvengono in maniera repentina, spesso più velocemente della nostra capacità di previsione e di risposta.
Si stima che entro il 2030, a livello mondiale un numero tra i 75 ed i 375 milioni di persone impiegate, cambierà lavoro.
Le domande ridondanti che questa epoca porta con sé sono: “Cosa si dovrà fare per promuovere un impatto positivo delle tecnologie? Cosa potranno/ dovranno fare le aziende? Cosa potranno/ dovranno fare le istituzioni? In Italia solo il 29% della forza lavoro ha competenze digitali (la media UE è uguale al 37%).” (Luciano Landoni).
Capacità richieste;
Se l’ambiente è “Volatile” l’azienda dovrà essere Agile, nel riorientarsi velocemente grazie, ad una visione chiara e di flessibilità organizzativa.
L’elemento di Incertezza, rappresenta la possibilità di possedere molte informazioni, ma l’incapacità allo stesso tempo di conoscerle in maniera completa ed integrarle in un quadro più ampio e coerente.
Ciò corrisponde ad una maggiore necessità di aprirsi ed investire nella sperimentazione, sia in campo scientifico che gestionale ed organizzativo, con il fine di diversificare ciò che può rivelarsi funzionale o un passo falso nella praticità.
Il fattore di complessità è la risultante di un mondo globalizzato con alta interconnessione ed una forte interdipendenza. Di fronte a questa nuova configurazione, la leadership deve essere in grado di portare a sviluppare la capacità nell’organizzazione, di generare risposte rapide e multiple ad un ambiente che varia, con modalità che verranno descritte in maniera approfondita più avanti.
Infine, l’ambiguità del mondo VUCRA, fa riferimento alla possibilità di interpretare la medesima cosa in più modi differenti.
Bisogna essere in grado quindi di saper posizionare ogni questione in un quadro complessivo, in modo da poterlo comprendere adeguatamente; contestualizzare gli aspetti è la capacità per gestire l’ambiguità.
Non sembrano ancora molte, le aziende ad essere pronte ad affrontare il mondo competitivo nel panorama VUCRA. Infatti metà delle imprese che nel 2000 erano considerate nel top della classifica da Fortune, oggi non esistono più (ADP;2015)
La principale sfida presente, risiede nel saper sviluppare una Nuova Cultura aziendale che rivoluzioni principalmente l’imprenditorialità e il modello di leadership.
Rispetto alla prima, dal 2016 la Commissione Europea ha sottolineato l’elemento chiave della competenza imprenditoriale, proponendo il modello dell’EntreComp: Entrepreneurship Competence Framework; nei quali vengono descritte le 15 competenze che, nelle 3 aree differenti di Idee/opportunità, Risorse e Azione, compongono la macro-competenza dell’imprenditorialità, descritta come capacità di creare valore, nei più svariati contesti (da quello privato, al pubblico ed aziendale).
La trasformazione delle nuove prospettive economiche, culturali e sociali, va ad incidere e trasformare profondamente il significato di molti aspetti cruciali per il mondo organizzativo tra cui:
il modo in cui si definiscono gli obiettivi, come si esercita il controllo, come vengono prese le decisioni e si motivano le persone, decidere quali informazioni mettere a disposizione e come favorire crescita personale ed apprendimento.
“I collaboratori non vengono più definiti attraverso la loro condizione nell’azienda, ma il criterio decisivo è l’influsso che esercitano sullo sviluppo dell’azienda stessa” – Kohl Boas –
Questa, la frase esemplificativa della Leadership diffusa, pronunciata da l’ex manager di Google, che si è sempre occupato di HR.
Per avere successo nel mondo, spiega, requisito fondamentale è avere collaboratori intrinsecamente motivati. Per avere simili collaboratori cosa è necessario fare? “Per Kohl-Boas, la risposta è: sviluppare un nuovo stile nel management” (Dr. Shar) che sradichi completamente il sistema gerarchico e burocratizzato del vecchio millennio, che nel mercato di oggi risulta avere delle conseguenze disastrose, permettendo invece ai leader di fare un passo indietro e lasciare spazio all’emersione di un’intrapreneurship funzionale agli scopi aziendali o progettuali necessari.
Ciò si può realizzare solo creando un contesto che permetta la presa in carico di responsabilità e la decisione diffusa, che significa lavorare in un ambiente che non penalizzi l’errore, che incentivi al dialogo con i propri capi e responsabili e dove la proposta sia accolta e stimolata. Un altro aspetto fondamentale che questo ambiente dovrà possedere è la presenza di poche e chiare regole, in modo da permettere la partecipazione e fare in modo che ognuno si occupi delle proprie specifiche responsabilità. L’obiettivo è quello di passare da un concetto di controllo a quello di cura. Altro aspetto importante sarà quindi la trasparenza delle informazioni, non più appannaggio di potere ma di possibilità.
L’integrazione delle capacità specifiche di ogni singola persona, rappresenta un altro elemento chiave delle caratteristiche richieste dal mondo VUCRA; ciò sottende la necessità di osservare il mondo da differenti prospettive, nonostante ognuno di noi sia abituato a vederlo da una più particolare e specifica. Ciò significa sia integrazione di caratteristiche personali e sinergia in team sia sviluppo individuale ulteriore, ampliamento delle prospettive, al fine di per poter connettere tutti i punti ed avere un quadro completo della mappa: sia dall’alto che nel dettaglio.
Make it So e Performens il 6 Marzo hanno organizzato il Corso Essere Manager in un mondo Vucra: laboratori di sviluppo delle competenze manageriali per incrementare le soft skills. Facendo riferimento al modello di competenze EntreComp