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Giugno 28, 2019

Le competenze dei lavoratori sul territorio italiano: stato attuale e sguardo al futuro

Nel 2017 l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha effettuato una interessante indagine sulle competenze degli adulti sul territorio nazionale. Il quadro che ne emerge non è molto rassicurante: i lavoratori italiani possiedono un livello medio di competenze piuttosto basso. Questo dà vita a uno skill mismatch: le competenze del lavoratore non sono allineate a quelle richieste per compiere uno specifico lavoro. La conseguenza è un continuo gioco a ribasso, che prende il nome di low skills equilibrium: debole domanda di competenze avanzate.
Vediamo alcuni dati emersi dall’indagine dell’OCSE:

  • Il 6% dei lavoratori possiede delle competenze basse rispetto alle mansioni svolte
  • Il 21% dei lavoratori è sottoqualificato
  • Il 18% dei lavoratori è sovra qualificato
  • Il 35% dei lavoratori è occupato in un settore non correlato ai propri studi
  • L’11,7% dei lavoratori ha delle competenze in eccesso per la posizione ricoperta

Queste statistiche mostrano quanto sia importante dover riequilibrare la domande e l’offerta delle competenze.
La Strategia per le Competenze dell’OCSE propone una soluzione al riguardo. Essa si basa su dieci sfide per competenze suddivise in quattro pilastri, come si evince dalla seguente tabella:

Altra indagine importante è quella condotta nel 2015 dal Centro Europeo per lo Sviluppo della Formazione Professionale (CEDEFOP), dalla quale emerge che il 43% degli occupati adulti ha assistito a una progressiva tecnologizzazione del proprio lavoro negli ultimi 5 anni. Secondo il CEDEFOP, inoltre, entro il 2025 si creeranno mezzo milione di nuovi posti di lavoro nell’ICT; al contrario, il 10% dei lavoratori attuali è a rischio di obsolescenza delle proprie competenze tecnologiche. Le competenze da sviluppare sono quelle medio-alte; quelle associate ad attività di routine, invece, sono destinate a sparire, venendo completamente automatizzate.

In conclusione nei contesti organizzativi per ottenere alti risultati di performance è necessario che i manager conoscano le competenze core per ogni famiglia professionale e le sappiano sviluppare nella giusta maniera con interventi mirati di formazione o coaching. Si fa riferimento non solo alle capacità possedute, ossia all’analisi e lo sviluppo delle proprie abilità pratiche espresse in situazioni organizzative concrete, ma anche al modo di approcciare a queste, esprimendo attitudini e atteggiamenti precisi.

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