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Giugno 8, 2021

Il public speaking in comunicazione scientifica

In contesti di lavoro come quelli di carattere scientifico/ farmaceutico, il saper parlare in pubblico rappresenta una caratteristica imprescindibile dal proprio successo professionale; possedere una sufficiente sicurezza e pacatezza comunica una sensazione di benessere e calma che pone l’interlocutore in una posizione d’ascolto più attenta e consapevole, tale caratteristica è essenziale in ruoli professionali che hanno a che fare con le vendite quotidianamente, basti pensare agli informatori farmaceutici.

Declinando la definizione di Public Speaking, letteralmente “parlare in pubblico”, ci si riferisce all’attività di tenere un discorso dal vivo o “faccia a faccia” davanti ad un pubblico e perciò senza avvalersi di strumenti digitali che mitighino tale atto comunicativo (fatta eccezione delle necessità digitali contingentate e causate dall’attuale scenario pandemico).

Attraverso la declinazione di public speaking appena data, si può facilmente dedurre che questa dimensione abbia sia caratteristiche immediatamente collegate al linguaggio verbale (il messaggio veicolato dalle parole del discorso) che di tipo non verbale o para-verbale (il messaggio indiretto derivante dalla comunicazione); entrambi i tipi di messaggi veicolati necessitano della giusta attenzione perché condizionano notevolmente la quantità di messaggio che effettivamente verrà recepita dall’interlocutore.

E’ bene precisare che un primo atto da evitare è quello della “profezia che si auto-avvera”, evitare di trascorrere i minuti che precedono un discorso ad agitarsi e ad attivare set di pensieri che alimentino ansia e diminuiscano la propria autostima può migliorare notevolmente l’andamento di ciò che seguirà.

Un ulteriore elemento che può essere attenzionato e che in alcun i casi risulta essere estremamente utile è la preparazione di un programma dettagliato e strutturato da seguire che si compone delle seguenti fasi individuate dall’inventore per eccellenza dell’oratoria, Cicerone:

  • Inventio: Definizione degli argomenti da trattare
  • Dispositio: Creazione di una scaletta e messa in ordine logico dei contenuti
  • Elocutio: Sistemare il testo stilisticamente e progettare gli strumenti utili a rendere la presentazione più efficace.
  • Memoria: Lavorare per ricordare al meglio il testo
  • Actio: Esporre l’orazione con gestualità efficace.

Per quanto riguarda il vasto mondo del linguaggio para-verbale, è utile analizzarne gli aspetti principali che ne fanno parte: alcuni elementi importanti e correlati al timbro di voce sono il tipo di suono prodotto (se diaframmatico o meno), l’impostazione e il tono di voce utilizzati, la velocità e le pause utilizzate nel discorso, e la dizione utilizzata. Un approccio utile a catturare maggiormente l’attenzione può essere quello di utilizzare un ritmo sostenuto della voce sottolineando attraverso il tono le parole chiave del discorso sulle quali può essere utile rallentare il ritmo con una breve pausa. Per quanto riguarda l’aspetto di piacevolezza di un discorso è suggerito di non utilizzare frequenti intercalari o sospensioni prosodiche (come “ah”, “eh” “ehm”, “uhm”) per non “sporcare” il messaggio veicolato e ostacolare l’ascolto attivo e partecipe dell’interlocutore.

 

In secondo luogo un aspetto di grande importanza è rappresentato dalla comunicazione non verbale: è importante considerare che l’aspetto comunicativo non è rappresentato solo dal discorso pronunciato dall’oratore, ma una gran parte dell’efficacia comunicativa è affidata anche ad aspetti visivi come la sua postura, i movimenti del corpo, il contatto visivo, la gestualità, ed anche l’aspetto esteriore della persona che espone. Per aumentare l’efficacia comunicativa del proprio discorso è importante mantenere un costante contatto visivo con l’interlocutore, nel caso dell’online mantenere un costante contatto con la videocamera, in caso di plenaria è bene rivolgersi alla platea ruotandosi periodicamente così da coinvolgere più porzioni di pubblico possibile, ed in ultima analisi un elemento rafforzativo rispetto a quanto si pensi nella comune idea è quello della gestualità che spesso viene scoraggiata, questa dimensione rappresenta invece un utile rafforzativo della comunicazione e “permette di avere due spiegazioni in una” (Vanessa Van Edwards).

Queste nozioni se apportate al mondo della comunicazione scientifica risultano estremamente importanti, poiché l’esigenza di veicolare messaggi di natura scientifica che siano diretti e chiari al vasto pubblico, soprattutto nel contesto attuale nel quale la popolazione ha desiderio di conoscere quanto stia avvenendo in relazione alla pandemia globale del COVID-19, è attuale e di estrema importanza. Unito a questa esigenza di chiarezza e semplicità del messaggio vi è il bisogno di catturare l’attenzione e la curiosità degli interlocutori qualora in gioco vi siano dinamiche di engagement professionale di vendita, settore che pertiene gli informatori farmaceutici e tanti altri profili professionali.

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